A volte un personaggio solo non basta, per fare grande un libro. A volte serve tutta una famiglia. Come quella raccontata da Natalia Ginzburg in Lessico famigliare e così descritta da Fabio Stassi nel suo Il libro dei personaggi letterari:
Ci sono famiglie che somigliano a un vocabolario. A un catalogo di cicalecci e di figure rilegato a filo.
Quello della Ginzburg, vincitore del Premio Strega nel 1963, è un romanzo autobiografico ambientato tra gli anni Trenta e Cinquanta, che narra la vita di una famiglia durante l’epoca del fascismo, gli anni della Resistenza e le vicende socio-politiche del periodo. Fa parte della lista dei 100 libri da leggere almeno una volta nella vita, e io l’ho già messo sul comodino. Voi l’avete letto?