Supernotes – Luigi Carletti/Agente Kasper

L’agente Kasper è un ex carabiniere diventato agente dei servizi segreti e del ROS, che durante una missione in Cambogia è stato rapito e imprigionato in un campo di concentramento per 13 mesi. La descrizione di questa dura permanenza, i motivi che potrebbero aver spinto i suoi rapitori a un’azione tanto violenta e repentina e la spiegazione del perché Kasper è diventato un personaggio scomodo sono intervallati dal racconto della sua vita e dei tentativi del suo avvocato che dall’Italia cercava di liberarlo. Un ritmo incalzante, da vera spy story. Un passato intriso di mistero. Spionaggio, intrighi internazionali, operazioni segrete. Gli ingredienti giusti ci sono tutti, e secondo me ne verrebbe fuori anche un bel film. Ma Supernotes non è fiction, è tutto reale.

agente kasper

Da sinistra: l’agente Kasper e lo scrittore Luigi Carletti

L’inferno esiste e io ci sono stato.
Mi hanno sequestrato, imprigionato e torturato. Prigioniero per trecentosettantatrè giorni.
Hanno tentato di farmi sparire nel nulla. Con me dovevano sparire anche i risultati del mio lavoro. Un’indagine lunga e difficile. Con un nome che forse non dice molto ma che significa moltissimo: supernotes.

Con questa introduzione l’agente Kasper inizia a raccontarsi. E il bello è che non sono parole inventate da un fantasioso scrittore, è tutto vero!

«Kasper non è un boy scout» riprende. «Non è il bravo ragazzo del politically correct che va tanto di moda oggi. E non sarà mai santo. Ma, in tempi di globalizzazione e di criminalità internazionale, dovrebbe essere un patrimonio da tutelare.»
«Un patrimonio».
«Mettiamola sul piano del valore economico. Quanto vale, in un’organizzazione di intelligence, un elemento del genere? Ci pensi bene: un agente operativo in grado di pilotare qualsiasi tipo di velivolo, che sa paracadutarsi ovunque, campione di tiro tattico e tiro dinamico che può usare ogni tipo di arma e di esplosivo, esperto di arti marziali e delle diverse tecniche di combattimento ravvicinato, tipo Krav Maga, imparato direttamente con gli istruttori del Mossad. Consideri poi che parla inglese come un madrelingua, conosce lo spagnolo e l’arabo, che è in grado di fare indagini, analizzare documenti e di scrivere relazioni su qualsiasi argomento. […] Ci aggiunga che è un attore straordinario, è simpatico e piace alle donne…»

È proprio la sua altissima, oserei dire totale, componente biografica a rendere il libro ancora più avvincente. Perché se, mentre leggi, ti soffermi a pensare che Kasper ha realmente affrontato tutto questo, ti chiedi come possa essere successo che nessuno dall’Italia si sia fatto avanti per fare qualcosa. Ma poi la risposta la trovi nel libro.

Non è Kasper l’obiettivo principale. Ma, colpendo lui, la giustizia – quella giustizia con la mira prefissata – può fare il colpaccio: inchiodare un colonnello, magari in generale, qualche pezzo grosso dei servizi segreti o della politica. I titoli sui giornali sono già pronti. Le interviste in tv arrivano di conseguenza. Le carriere si spalancano.
È una lotta tutta interna agli apparati dello Stato nella quale la giustizia – quella vera – non c’entra granché, è una guerra di potere, di veleni di cui l’opinione pubblica afferra brandelli, spezzoni, briciole di verità immersi in sbrodolate di menzogne.
Questa è l’Italia, dopo tutto. E non da oggi.

Supernotes ti mette davanti alla dura realtà, dell’Italia e del mondo. Di quel mondo nascosto e subdolo, dove si muovono le fila di tutto. Supernotes ti fa riflette e ti costringe a schierarti, dalla parte dei buoni.

Di quanto mi era piaciuto questo libro ne avevo parlato anche alla radio su Fuori Aula Network: se volete approfondire, qui potete leggere l’incipit del romanzo.


supernotesAutore: Luigi Carletti/Agente Kasper
Titolo: Supernotes
Genere: Gialli
Data prima pubblicazione: 2014
Casa Editrice: Mondadori
408 pagine
Prezzo copertina: 19,00 €
EAN 9788804639831

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Supernotes

Sinossi:

“Per i Supernotes si può morire, in spregio a qualsiasi legge, in barba a qualsiasi regola o accordo. Per i Supernotes si può finire all’inferno.” Ma cosa sono i Supernotes? Dollari “falsi ma autentici” che circolano in notevoli quantità in alcuni Paesi, Stati “canaglia”. “Segui i soldi” diceva il giudice Giovanni Falcone, e proprio per seguire i soldi gli americani chiedono un favore all’alleato italiano. C’è un agente – Kasper – un ex carabiniere che ha operato per il ROS, ex pilota militare, poi passato ai Servizi, infiltrato in Cambogia per indagare sui traffici orientali delle mafie italiane. Kasper è già stato protagonista di clamorose azioni anti narcos, come quando – da agente sotto copertura – ha fatto saltare un’intera organizzazione tra la Colombia e l’Italia. Kasper ha le esperienze e le conoscenze giuste. Indagando su chi stampa questo fiume di denaro, Kasper finirà all’inferno, nel campo di concentramento di Prey Sar, in Cambogia. Ma se gli aguzzini sono gli ex-khmer rossi, chi ha dato l’ordine di imprigionarlo? E perché le autorità internazionali (incluse quelle italiane) nascondono la vicenda? In questo libro Luigi Carletti raccoglie la testimonianza dell’agente Kasper e getta luce su uno dei segreti meglio custoditi dall’intelligence occidentale. Quel che ne esce è un romanzo di spionaggio internazionale. Con un unico difetto: è tutto vero.

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