Entrare per la prima volta al Salone Internazionale del Libro è stato come lanciarsi con il paracadute. All’inizio mi mancava quasi l’ossigeno, per l’emozione. Appena varcato il check-in stampa non sapevo da che parte andare, dove girarmi, tanto era il ben di dio che avevo attorno. Ho preso il telefono e ho fatto un video dei primi passi nel padiglione, perché volevo che anche voi provaste quell’emozione… ma poi mi sono accorta che non avevo premuto il tasto rosso, e niente. Vi dovrete accontentare di questa galleria di foto scattate un po’ con la reflex e un po’ con lo smartphone, farcite qua e là da qualche considerazione e dal racconto di quelle 5 ma intense ore che ho trascorso al Lingotto (tralascio invece le 7 che ho passato in treno, anche se soprattutto al ritorno ci sono stati incontri interessanti e speriamo proficui per il blog!).
Da dove cominciare? Sono partita armata di biglietti da visita da lasciare agli editori, per presentare il blog e cercare di farmi inserire nelle mailing list della stampa. Dopottutto sono pur sempre una giornalista, oltre che una blogger.
Sarà stata la ressa negli stand, sarà che il sabato è comunque uno dei giorni più affollati e non si riesce a star dietro a tutti, sarà che L’angolo dei Libri – aihmè – lo conoscono ancora in pochi, fatto è che sono riuscita a parlare solo con alcuni. Non mi piace fare nomi; vi basti sapere che ho avuto l’onore di parlare direttamente con un editore che reputo medio-grande, che a sua volta mi ha presentato il responsabile del settore social network, ed entrambi si sono dimostrati molto gentili e disponibili. Di contro, la referente ufficio stampa di un grande gruppo non si è nemmeno degnata di rivolgermi la parola, anche se ero a poco meno di 1 metro da lei, ma ha riferito alla collega più giovane (e un po’ inesperta, a mio avviso) cosa doveva dirmi, e cioè che avrebbero valutato il blog e deciso se inserirmi o meno nella mailing list. Contare che le avevo chiesto solo di essere aggiornata sulle loro anteprime letterarie, per facilitarmi un po’ il lavoro di ricerca nella preparazione del post sui libri in uscita. Né copie gratis né inviti ad eventi né soldi né altro. Solo la possibilità di fare promozione – a titolo gratuito – ai loro libri. Forse credono di non aver bisogno dei piccoli blogger emergenti.
Purtroppo il poco tempo a mia disposizione non mi ha permesso di seguire nessun evento, se non 15 minuti di Valeria Parrella (più sotto una foto). Ma il bello del Salone è che ci sono talmente tanti autori più o meno conosciuti, in giro, che camminando per gli stand ne ho incrociato qualcuno.
A guardare le file di persone alle casse, con in mano pile di libri, si direbbe che l’amore per la lettura non è cosa da pochi. Speriamo sia un segnale di ripresa.
Anch’io, nel mio piccolo, ho contribuito. Ecco i miei acquisti.
Qualcuno di voi c’è stato, in questi giorni? O nelle edizioni passate? Che ve ne pare? Partecipate ad altre manifestazioni come questa? Sono curiosa di confrontarmi con voi, perché adesso che ho preso il via chi mi ferma più?