Un paio di settimane fa mi è stato inviato in prova, dalla Kobo, l’e-reader Aura. Una recensione era d’obbligo, visto l’interesse dimostrato dalla società e la possibilità che mi è stata offerta, a soli 2 mesi dall’apertura del blog.
Ovviamente ciò non comporta favoritismi né messaggi promozionali da parte mia: la review che potete leggere qui è frutto di un’attenta analisi del prodotto e di un test di tutte le funzionalità del dispositivo, effettuato con la lettura dell’e-book Il comandante di Auschwitz (di cui prossimamente potrete leggere la recensione).
PRO
- La luce integrata… la adoro!!!
- La luce integrata… l’ho già detto che la adoro???
- Il dizionario che con un clic ti dà il significato di qualsiasi vocabolo (Devoto Oli)
- Store: c’è una ricca selezione di volumi interessanti nei “Segnalati da Kobo”
- Possibilità di fare delle “orecchie” alle pagine senza sgualcire il libro (in gergo tecnico sono chiamate “segnalibri”)
- Possibilità di evidenziare righe intere o singole parole, che è facile poi recuperare dal menu contestuale
- Possibilità di fare delle annotazioni con una tastiera Qwerty a comparsa
- Tempo di ricarica: un’ora e mezza
- Pur non avendo testato altri prodotti simili, se non quelli esposti nei grandi negozi di elettronica, posso comunque confermare che lo schermo ondulato a basso riflesso in dotazione a questo dispositivo riduce, per non dire elimina, gli effetti del refresh delle pagine e il ghosting (detto anche “effetto scia”, è l’effetto di sdoppiamento delle parole dovuto alla velocità di aggiornamento del pannello nel passaggio tra una schermata e l’altra).
- La funzione “cerca” che facilita la vita, soprattutto se stiamo consultando ricettari, raccolte o volumi enciclopedici.
CONTRO
- Evidenziatore: ogni tanto il touch si perde e va per conto suo
- Sensazioni al tatto: qualsiasi sia il volume del libro (inteso come numero di pagine), il peso dell’e-reader è sempre lo stesso. So che potrebbe sembrare un pregio, ma per chi è abituato alla “fatica fisica” di sostenere grandi tomi diventa quasi un difetto.
- In genere, mentre leggo scorro le pagine per vedere quanto manca alla fine del capitolo, così da pormi un obiettivo di lettura (sono malata, lo so!)… Con l’e-reader la cosa si fa leggermente più complessa, perché bisogna cliccare/sfogliare in avanti e poi ri-cliccare/sfogliare indietro, non è una cosa immediata.
- Lo schermo è a filo con la cornice e rende tutto davvero elegante, ma il materiale plastico che le ricopre fa sì che rimangano visibili le impronte (un difetto estetico comune anche a smartphone e tablet).
Per una recensione più completa qui trovate il video di presentazione ufficiale, e qui tutte le specifiche tecniche e le possibilità di personalizzazione.
Si tratta, ovviamente, di un modo di concepire la lettura totalmente diverso da quello a cui siamo abituati. Il profumo della carta, il rumore delle pagine che si sfogliano, il peso della cultura tra le mani sono cose che si perdono con gli e-reader. Le sensazioni tattili scatenano nel nostro cervello stimoli particolari, che qui vengono meno, e che sono sostituiti da altri. Ci sono varie scuole di pensiero, a proposito della lettura digitale, che dividono la popolazione dei lettori tra favorevoli e contrari. Dopo questa esperienza io mi classifico tra i primi, pur non sacrificando la lettura tradizionale del cartaceo: credo che le due esperienze – per quanto diverse – possano assolutamente integrarsi. Escluderlo a priori sarebbe come dire che, dopo l’invenzione dell’iPod, non si può più ascoltare la musica con il giradischi, o viceversa. La differenza c’è, e si vede, ma non sempre è da vedere in maniera negativa.
Pur essendo il primo test, posso dire che si tratta di un prodotto molto valido. Rispetto al fratello minore Kobo Glo ha una capacità e una durata della batteria maggiori e un display ClarityScreen che per 20 euro in più vale sicuramente la pena provare.
Nel mio post precedente ero orientata al Touch (il più economico, 79 euro contro i 149 euro del Kobo Aura), ma ora mi trovo davvero in difficoltà. Rinunciare alla luce integrata e fare “un passo indietro” per quanto riguarda la qualità del touch screen sarà dura… Non mi resta che sperare in Babbo Natale!
Mh. Mi hai quasi convinta.
Ma non stanca la vista dopo ore ed ore che passiamo già davanti a pc, smartphone e tablet vari durante la giornata?!
no, o meglio non più di leggere un libro. Lo schermo, infatti, sfrutta una tecnologia particolare (che trovi spiegata qui https://www.langolodeilibri.it/book-e-book/) e anche la luce integrata ComfortLight è studiata per essere rivolta verso l’interno (cioè sulla pagina) e non contro i tuoi occhi, per non affaticare la vista. Si tratta di una lettura completamente diversa rispetto a quella su un pc, un tablet o uno smartphone: gli e-reader sono studiati apposta. Chi dice “non compro l’e-reader tanto ho già l’iPad” forse non sa bene in cosa consista la differenza. Lo so che all’apparenza il tablet “fa più figo” perché ha i colori e tutto il resto, ma non è uno strumento per la lettura digitale (intesa in senso proprio). Spero di esserti stata utile ;-)
Sì è vero ha uno schermo fatto apposta..sembra veramente di avere davanti la pagina di un libro! Anch’io ho il kobo e lo alterno ai libri normali