In attesa di raccontarvi qualcosa di più su Alice Munro, vincitrice del Nobel per la Letteratura del 2013, facciamo un passo indietro e scopriamo come nasce questo premio e chi, prima di lei, ne è stato insignito.
Istituito nel 1985, il premio Nobel è il più alto riconoscimento internazionale rilasciato a coloro che si sono distinti nelle varie discipline dello scibile, “apportando considerevoli benefici all’umanità”.
L’idea di Alfred Bernhard Nobel, chimico svedese inventore della dinamite, era quella di destinare i propri averi alla creazione di una fondazione atta a selezionare le personalità più meritevoli nei vari campi del sapere. L’obiettivo era assegnare ogni anno 4 premi in denaro agli autori dei più importanti lavori eseguiti nel campo della medicina, della chimica, della fisica e della letteratura. Un quinto premio, poi, doveva essere assegnato a colui che più si era prodigato per la pace e la fraternità tra i popoli.

Rita Levi Montalcini insignita del Nobel per la Medicina nel 1986 per l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF
A partire dal 1901 una giuria attentamente selezionata, composta dai membri delle più prestigiose istituzioni internazionali, si riunisce e valuta le figure più encomiabili.
Qui vi riporto l’elenco dei vincitori del Nobel per la Letteratura con, ove presente, relativa motivazione:
- 1901 – Sully Prudhomme (in riconoscimento della sua composizione poetica, che dà prova di un alto idealismo, perfezione artistica ed una rara combinazione di qualità tra cuore ed intelletto)
- 1902 – Christian Matthias Theodor Mommsen (al più grande maestro vivente della scrittura storica, con speciale riferimento al suo maggior lavoro, Storia di Roma)
- 1903 – Bjornstjerne Martinus Bjornson (un tributo alla sua nobile, magnifica e versatile poeticità, con la quale si è sempre distinto per la chiarezza della sua ispirazione e la rara purezza del suo spirito)
- 1904 – Frédéric Mistral (in riconoscimento della chiara originalità e della vera ispirazione della sua produzione poetica, che splendidamente riflette gli scenari naturali e lo spirito nativo del suo popolo, e, in aggiunta, al suo importante lavoro come filologo provenzale) e José Echegaray y Eizaguirre (in riconoscimento delle numerose e brillanti composizioni che, in maniera individuale ed originale, hanno fatto rivivere la grande tradizione del dramma spagnolo)
- 1905 – Henryk Sienkiewicz (per i suoi notevoli meriti come scrittore epico)
- 1906 – Giosuè Carducci (non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica)
- 1907 – Rudyard Kipling (in considerazione del potere dell’osservazione, dell’originalità dell’immaginazione, la forza delle idee ed il notevole talento per la narrazione che caratterizzano le creazioni di questo autore famoso nel mondo)
- 1908 – Rudolf Christoph Eucken (in riconoscimento della sua seria ricerca della verità, il suo potere di penetrare il pensiero, la sua enorme capacità di visione, il calore e la forza delle sue opere con le quali ha trasmesso una filosofia idealistica della vita)
- 1909 – Selma Lagerlöf (per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere)
- 1910 – Paul Johann Ludwig Heyse (un tributo alla consumata capacità artistica, permeata dall’idealismo, che egli ha dimostrato durante la sua lunga carriera produttiva come poeta lirico, drammaturgo, novellista e scrittore di storie brevi famose nel mondo)
- 1911 – Maurice Polidore Marie Bernhard Maeterlinck (per le sue molte attività letterarie, specialmente per la sua opera drammatica, che si distinguono per la ricchezza d’immaginazione e la poetica fantastica, che rivela, a volte sotto forma di favola, una profonda ispirazione, mentre in un modo misterioso si rivolge ai sentimenti propri del lettore e ne stimola l’immaginazione)
- 1912 – Gerhart Johann Robert Hauptmann (in riconoscimento della sua fertile, varia ed eccelsa produzione nella sfera dell’arte drammatica)
- 1913 – Rabindranath Tagore (per la profonda sensibilità, per la freschezza e bellezza dei versi che, con consumata capacità, riesce a rendere nella sua poeticità, espressa attraverso il suo linguaggio inglese, parte della letteratura dell’ovest)
- 1914 – non è stato assegnato
- 1915 – Romain Rolland (un tributo all’elevato idealismo della sua produzione letteraria, alla comprensione ed all’amore per la verità con le quali ha descritto i diversi tipi di esistenza umana)
- 1916 – Carl Gustaf Verner von Heidenstam (in riconoscimento della sua importanza come esponente rappresentativo di un nuovo tempo nella nostra letteratura)
- 1917 – Karl Adolph Gjellerup (per la sua varia e ricca poeticità, ispirata da elevati ideali), Henrik Pontoppidan (per le sue reali descrizioni della vita moderna in Danimarca)
- 1918 – non è stato assegnato
- 1919 – Carl Friedrich Georg Spitteler (in riconoscimento al suo poema epico, Olympischer Frühling)
- 1920 – Knut Pedersen Hamsun (per il suo monumentale lavoro. Il risveglio della Terra)
- 1921 – Anatole France (in riconoscimento della sua brillante realizzazione letteraria, caratterizzata da nobiltà di stile, profonda comprensione umana, grazia, e vero temperamento gallico)
- 1922 – Jacinto Benavente (per il felice metodo col quale ha proseguito la tradizione illustre del dramma spagnolo)
- 1923 – William Butler Yeats (per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un’intera nazione)
- 1924 – Władysław Stanisław Reymont (per il suo grande romanzo epico, I contadini)
- 1925 – George Bernard Shaw (per il suo lavoro intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una poetica di singolare bellezza)
- 1926 – Grazia Deledda (per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi)
- 1927 – Henri Bergson (in riconoscimento delle sue ricche e animate idee e della brillante capacità con la quale ha saputo esprimerle)
- 1928 – Sigrid Undset (principalmente per la sua imponente descrizione della vita nordica durante il medioevo)
- 1929 – Thomas Mann (principalmente per i suoi grandi romanzi I Buddenbrook e La montagna incantata)
- 1930 – Sinclair Lewis (per la sua arte descrittiva vigorosa e grafica e per la sua abilità nel creare, con arguzia e spirito, nuove tipologie di personaggi)
- 1931 – Erik Axel Karlfeldt
- 1932 – John Galsworthy (per la sua originale arte narrativa, che trova la sua forma più alta ne La saga dei Forsyte)
- 1933 – Ivan Alekseyevich Bunin (per la precisione artistica con la quale ha trasposto le tradizioni classiche russe in prosa)
- 1934 – Luigi Pirandello (per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale)
- 1935 – non è stato assegnato
- 1936 – Eugene Gladstone O’Neill
- 1937 – Roger Martin Du Gard
- 1938 – Pearl Buck
- 1939 – Frans Eemil Sillanpää
- 1940 – non è stato assegnato
- 1941 – non è stato assegnato
- 1942 – non è stato assegnato
- 1943 – non è stato assegnato
- 1944 – Johannes Vilhelm Jensen
- 1945 – Gabriela Mistral
- 1946 – Hermann Hesse
- 1947 – André Gide
- 1948 – Thomas Stearns Eliot
- 1949 – William Faulkner
- 1950 – Bertrand Arthur William Russell
- 1951 – Par Fabian Lagerkvist
- 1952 – François Mauriac
- 1953 – Winston Leonard Spencer Churchill
- 1954 – Ernest Miller Hemingway (per la sua maestria nell’arte narrativa, recentemente dimostrata con Il vecchio e il mare e per l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo)
- 1955 – Halldor Kiljan Laxness (per la vivida potenza epica con la quale ha rinnovato la grande arte narrativa dell’Islanda)
- 1956 – Juan Ramón Jiménez (per la sua poesia piena di slancio, che costituisce un esempio di spirito elevato e di purezza artistica nella lingua spagnola)
- 1957 – Albert Camus (per la sua importante produzione letteraria, che con perspicace zelo getta luce sui problemi della coscienza umana nel nostro tempo)
- 1958 – Boris Leonidovič Pasternak – rifiutato su pressione del regime sovietico – (per i suoi importanti risultati sia nel campo della poesia contemporanea che in quello della grande tradizione epica russa)
- 1959 – Salvatore Quasimodo (per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi)
- 1960 – Saint-John Perse
- 1961 – Ivo Andrić (per la forza epica con la quale ha tracciato temi e descritto destini umani tratti dalla storia del proprio Paese)
- 1962 – John Steinbeck
- 1963 – Giorgos Seferis (per i suo scritti eminentemente lirici, ispirati da un profondo legame con il mondo della cultura ellenica)
- 1964 – Jean-Paul Sartre – rifiutato – (per la sua opera che, ricca di idee e pregna di spirito di libertà e ricerca della verità, ha esercitato un’influenza di vasta portata nel nostro tempo)
- 1965 – Michail Aleksandrovič Šolochov (per la potenza artistica e l’integrità con le quali, nella sua epica del Don, ha dato espressione a una fase storica nella vita del popolo russo)
- 1966 – Shmuel Yosef Agnon, Nelly Sachs
- 1967 – Miguel Ángel Asturias (per i suoi vigorosi risultati letterari, profondamente radicati nei tratti distintivi e nelle tradizioni degli Indiani dell’America Latina)
- 1968 – Yasunari Kawabata (per la sua abilità narrativa, che esprime con grande sensibilità l’essenza del pensiero giapponese)
- 1969 – Samuel Beckett
- 1970 – Aleksandr Solženicyn (per la forza etica con la quale ha proseguito l’indispensabile tradizione della letteratura russa)
- 1971 – Pablo Neruda
- 1972 – Heinrich Böll
- 1973 – Patrick White (per un’arte narrativa epica e psicologica che ha introdotto un nuovo continente nella letteratura)
- 1974 – Eyvind Johnson, Harry Martinson rispettivamente (per un’arte narrativa, lontana da vedersi negli anni e nei paesi, al servizio della libertà) e (per una scrittura che cattura le gocce di rugiada e riflette il cosmo)
- 1975 – Eugenio Montale (per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni)
- 1976 – Saul Bellow (per la sensibilità umana e la sottile analisi della cultura contemporanea che si trovano combinati nella sua opera)
- 1977 – Vicente Aleixandre
- 1978 – Isaac Bashevis Singer (per la sua veemente arte narrativa che, radicata nella tradizione culturale ebraico-polacca, fa rivivere la condizione umana universale)
- 1979 – Odysseus Elytis
- 1980 – Czeslaw Milosz
- 1981 – Elias Canetti (per i suoi lavori caratterizzati da un’ampia prospettiva, ricchezza di idee e potere artistico)
- 1982 – Gabriel García Márquez (per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente)
- 1983 – William Golding (per i suoi romanzi che, con l’acume di un’arte narrativa realistica e la diversità e universalità del mito, illuminano la condizione umana nel mondo odierno)
- 1984 – Jaroslav Seifert
- 1985 – Claude Simon
- 1986 – Wole Soyinka
- 1987 – Joseph Brodsky
- 1988 – Naguib Mahfouz
- 1989 – Camilo José Cela
- 1990 – Octavio Paz
- 1991 – Nadine Gordimer
- 1992 – Derek Walcott
- 1993 – Toni Morrison (che in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà americana)
- 1994 – Kenzaburō Ōe (che con forza poetica crea un mondo immaginario in cui vita e mito si condensano per formare uno sconcertante ritratto dell’attuale condizione umana)
- 1995 – Seamus Heaney
- 1996 – Wisława Szymborska (per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana)
- 1997 – Dario Fo (seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi)
- 1998 – José Saramago (che con parabole sostenute da immaginazione, compassione e ironia ci permette ancora una volta di afferrare una realtà illusoria)
- 1999 – Günter Grass
- 2000 – Gao Xingjian (per un’opera dal valore universale, intuito pungente e ingenuità linguistica che hanno aperto nuove strade al romanzo e al teatro cinese)
- 2001 – Vidiadhar Surajprasad Naipaul
- 2002 – Imre Kertész
- 2003 – John Maxwell Coetzee
- 2004 – Elfriede Jelinek (per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l’assurdità dei cliché sociali e il loro potere)
- 2005 – Harold Pinter (perché nelle sue commedie [egli] scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione)
- 2006 – Orhan Pamuk (perché nel ricercare l’anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture).
- 2007 – Doris Lessing (cantrice dell’esperienza femminile, che con scetticismo, fuoco e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa)
- 2008 – Jean-Marie Gustave Le Clézio (autore di nuove partenze, avventura poetica ed estasi sensuale, esploratore di un’umanità al di là e al di sotto della civiltà regnante)
- 2009 – Herta Müller (con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato il mondo dei diseredati)
- 2010 – Mario Vargas Llosa (per la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo)
- 2011 – Tomas Tranströmer (attraverso le sue immagini dense e nitide, ha dato nuovo accesso alla realtà)
- 2012 – Mo Yan (che con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità)
- 2013 – Alice Munro (maestra del racconto breve contemporaneo)
Ogni mese cercherò di raccontarvi uno di questi autori, per farvi scoprire cosa ha spinto i giurati a sceglierlo come vincitore del premio più prestigioso al mondo.
Rimanete connessi con il blog.