Lo ammetto. Sto leggendo 2 libri contemporaneamente. Ma uno è per la prima parte della sera, mentre addormento la fagiola. Lei si coccola e io mi lascio accompagnare in un mondo nuovo, guidata da Mr. Stevens. L’altro è per la seconda parte della notte, quando mi metto sotto le coperte e assaporo la scrittura di Foer con Eccomi (ma ne parliamo un’altra volta, ok?).
Tornando a Quel che resta del giorno di Ishiguro, anche Fabio Stassi ne ha scritto un gran bene, quando ha inserito il maggiordomo-narratore tra i suoi personaggi letterari.
Voi l’avete letto? Io l’ho inserito nella cinquina del mese.
La dignità è un demone curioso. Sono sicuro che ne converrete anche voi. Vi si può consacrare tutto il proprio essere e ritrovarsi irrecuperabilmente estromessi dalla vita, dal suo flusso scombinato ma reale.
È così che si presenta Mr. Stevens ne Il libro dei personaggi letterari. Come un “maggiordomo sempre all’altezza del suo ruolo, eppure condannato a non appartenere a nessuno, se non a Lord Darlington e alla sua residenza”.
Un uomo troppo impegnato a mettere ordine, controllare e coordinare gli altri, per prendersi un po’ di tempo per sé. Neanche quando il suo nuovo padrone gli concede una settimana di libertà.