Se sei un* fan sfegatat* di Jane Austen e hai letto tutti i suoi libri, probabilmente hai già drizzato le orecchie, a sentir nominare Longbourn House. Per i meno informati, quella in oggetto è la dimora della famiglia Bennet: padre, madre e 5 figlie da maritare, protagonista del bellissimo romanzo “Orgoglio e pregiudizio” della stessa Austen. Ed è anche il titolo del libro di Jo Baker (Einaudi), in cui si raccontano i segreti della servitù di casa Bennet.
Perché mentre Mr. Darcy faceva il difficile e Lydia fuggiva con quello spocchioso di Wickham, nella cucina e negli altri locali riservati ai domestici nascevano amicizie e amori e si scoprivano segreti inconfessabili.
Se cerchi libri simili a “Orgoglio e Pregiudizio”, qui trovi pane per i tuoi denti.
Lo staff, come useremmo dire oggi, si compone di una cuoca/governante (Mrs Hill) il maggiordomo suo marito, un valletto (che in realtà nel romanzo di Jane Austen compare solo una volta) e 2 giovani cameriere.
Chi sono questi personaggi? Sono parte della scenografia, in “Orgoglio e Pregiudizio”, ma qui sono i protagonisti principali. Ogni capitolo di Longbourn House riprende una citazione del romanzo a cui è ispirato, per mettere ordine tra gli avvenimenti e dare al lettore la possibilità di raccapezzarsi su quello che sta succedendo ai piani alti.
Quando in Orgoglio e Pregiudizio viene servito un pasto, in Longbourn c’è la sua preparazione. Quando nel romanzo della Austen le ragazze Bennet fanno il loro ingresso a un ballo, nel mio c’è la carrozza che le aspetta.
(Dalla postfazione dell’autrice)
I due libri coprono quindi lo stesso lasso temporale, ma gli avvenimenti raccontati qui non sarebbero certo stati di interesse per il pubblico dell’Ottocento. Chi voleva conoscere gli intrallazzi delle cameriere? Chi pensava anche solo lontanamente che potessero avere dei sentimenti? Le stesse ragazze Bennet, in più di un’occasione, dando prova di non arrivarci o di non dare peso alla cosa, ma di considerarli solo un’estensione delle loro braccia e gambe.
Quello che fa Jo Baker, invece, è molto più semplice: considera i domestici non solo come inservienti pronti ad affrontare temporali e strade infangate per recuperare le roselline da mettere sulle scarpe, ma come persone.
E, come tali, esseri dotati di raziocinio, cuore e anima.
Succede talvolta che fili solitari finiscano per intrecciarsi, senza bisogno di fuso o rocca: non appena si trovano vicini, la forza della torsione di entrambi li porta a legarsi stretti. Questa medesima torsione può, col passare del tempo, affastellare su se stessa la corda che ne risulta, rendendola una matassa che riporta tutto al punto di partenza.
Se hai letto tutti i romanzi di Jane Austen e hai amato ogni sua parola, non puoi farti scappare questo libro. Ti aprirà gli occhi su Jane, Elizabeth, Kitty, Lydia e Mary, ma soprattutto ti farà ricredere sul signor Bennet e ti farà compatire un po’ meno la signora Bennet.
Sì, insomma, le cose andrebbero sempre analizzate ascoltando entrambe le campane. E in questo caso Jo Baker ci regala un’opera assolutamente preziosa, da custodire gelosamente nella libreria.
Da vera appassionata di Jane Austen e del periodo vittoriano in generale e mi spingo a dire verso
lo stile britannico in generale, non posso davvero perdermi questo dietro alle quinte. Un pò alla Downton Abbey. Grazie per il consiglio.
Vedrai, ti piacerà molto.
E se ami il genere ti consiglio anche la saga dei Cazalet.
Ho letto la maggior parte delle recensioni che avete fatto e le trovo molto stimolanti in quanto invogliano a leggere il libro. Anche noi abbiamo aperto un blog dove vorremmo recensire libri di genere fantasy e horror perchè sono i nostri preferiti. Magari se volete passare a darci un occhiata sarebbe fantastico :)
Grazie Duka e in bocca al lupo per il vostro nuovo progetto!
Favoloso! il dietro alla quinte non ha nulla di meno del palcoscenico! Grazie mille.
Raziocigno va corretto
Ha ragione Emilio, grazie mille per la correzione. Sistemo subito.