Libroterapia – Perdita di appetito

Vi è mai capitato di leggere una ricca descrizione di una tavola imbandita, di un pranzo sontuoso o di una cena piena di leccornie e di sentire brontolare la pancia? Era un chiaro esempio di come i libri possono curare anche i disturbi più semplici, come l’inappetenza. Ella Berthoud e Susan Elderkin consigliano due letture gustose e succulente, a chi ha perso l’appetito.

Uno è Il Sempione strizza l’occhio al Frejus di Elio Vittorini, definito dalle autrici di Curarsi con i libri “uno dei romanzi più sensuali della storia della letteratura”.

Perdere l’appetito è una cosa terribile. L’appetito per il cibo, infatti, è parte integrante del proprio appetito per la vita. Come conseguenza di vari malanni fisici ed emotivi (questi ultimi includono il mal d’amore, la depressione, il crepacuore e il lutto), la perdita totale  di appetito può condurre in una sola direzione.

L’altro è Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E qui non si parla solo di cibo: Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, è un chiaro esempio delle varie sfumature di cui può colorarsi il termine “appetito”.

Non si può fare a meno di godere del modo in cui il vecchio patriarca sa apprezzare il mondo dei sensi. Questo è un romanzo che vi aiuterà a ritrovare l’appetito – per il cibo, per l’amore, per la campagna, per la Sicilia con tutta la sua storia e la sua contraddittoria bellezza; per un mondo perduto, e ingiusto, prima della democrazia, e infine per la cosa più importante, la vita stessa.

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