Per scelta (propria o altrui) vi trovate a vivere da single? Ne siete orgogliosi o ve ne vergognate? In entrambi i casi c’è un libro che può darvi man forte, una specie di pacca sulla spalla per dire “amica/o, so quello che stai provando”.
La terapia letteraria per chi vorrebbe essere ancora single e non lo è più, o per chi si lamenta di esserlo e non vorrebbe, è “Il diario di Bridget Jones” di Helen Fielding.

Le due biblioterapeute ce lo presentano sotto forma di divertente aneddoto domestico, interpretato da una mamma alle prese con figlio e marito, che per un momento ha tra le mani il libro in questione (usato per pareggiare la gamba di un tavolo che pendeva) e il momento dopo è seduta sotto il tavolo a leggerlo e farsi due risate.
Se anche voi avete passato un momento simile, rimpiangendo i bei tempi andati quando «si poteva fare di tutto, entro limiti socialmente accettabili» o se siete single non per scelta (vostra) ma per costrizione (altrui) e vorreste metter su famiglia, ecco la cura che fa per voi.
Per i più pigri c’è sempre il film.
Vivere da single è una condizione positiva, per qualcuno. Un momento per stare da soli e vivere felici. Se siete single ma non siete ancora riusciti a trovare la quadra della vostra situazione, ho dei libri da consigliarvi, che potrebbero tornarvi molto utili.
Voi avete altre belle letture da consigliare, a chi è single?