Letture consigliate per chi vuole essere l’artefice del proprio destino

 

Tra le numerose richieste di rimedi libroterapici (anzi, se ne hai una specifica anche tu lascia pure un commento qui sotto e provvederò a spulciare l’universo letterario in cerca di una risposta), ne ho ricevute alcune che mi chiedevano consigli librosi che trattassero il tema della possibilità di essere artefici del proprio destino e riuscire a realizzarsi. Sfogliando il manuale “Curarsi con i libri” di Ella Berthoud e Susan Elderkin (Sellerio) ho trovato più di una voce – e più di un consiglio – per rispondere in maniera esaustiva a questa domanda.

Innanzitutto bisogna analizzare la situazione di partenza. Vuoi cambiare lavoro perché quello che hai non ti soddisfa più? È un po’ quello che succede a Eli Sister, uno dei protagonisti del libro [amazon_textlink asin=’8854504734′ text=’Arrivano i Sisters’ template=’ProductLink’ store=’langdeilib-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5ff2e4c1-0108-11e8-a229-d98a833da03c’] di Patrick Dewitt. Un libro illuminante, a detta delle due autrici, “se stai cercando un modo per fare soldi e al tempo stesso ottenere gratificazioni spirituali – e per giunta trascorrere la giornata con gioia”.

Nel caso ti venisse un’improvvisa voglia di mollare tutto c’è un rimedio letterario anche per quello, ma forse sarebbe meglio ti venisse voglia di gelato o patatine fritte.

Se invece ti hanno licenziato o sei vittima dell’elevato tasso di disoccupazione, la strada potrebbe essere un po’ più in salita.

In entrambi i casi, comunque, quello che ti serve è un po’ più di autostima. E al riguardo c’è una voce su “Curarsi con i libri” dove si parla di [amazon_textlink asin=’1500670227′ text=’Avviso ai naviganti’ template=’ProductLink’ store=’langdeilib-21′ marketplace=’IT’ link_id=’00737b5b-0111-11e8-96a7-453d609874ed’] di Annie Proulx ma soprattutto di [amazon_textlink asin=’880437876X’ text=’Rebecca la prima moglie ‘ template=’ProductLink’ store=’langdeilib-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0f9a445a-0111-11e8-b4d7-e5e741b9eb9a’] di Daphne du Maurier, vero e proprio esempio di scarsa autostima.

Credere in se stessi, prima che negli altri, è la base di partenza fondamentale per riuscire a realizzarsi, in amore, sul lavoro e nella vita in generale. Qualsiasi sia il tuo obiettivo, hai tutte le carte in regola per poterlo realizzare o almeno per avvicinartici il più possibile, se hai fiducia in te stesso.

Non lasciarti sopraffare dai dubbi, dai tentennamenti o dalle critiche: prendi su tutto, anche i pareri negativi, e usali a tuo vantaggio, trasformandoli in uno sprone in più per fare bene.

Costruirsi un lavoro, una famiglia, una casa sono tutti obiettivi alla tua portata: certo, ci vorranno dei sacrifici – forse anche dei soldi in più – e soprattutto ci vorrà tempo, ma non sono sogni impossibili.

A tal proposito mi sento di consigliare anch’io un libro, letto proprio recentemente, che secondo me fa assolutamente al caso tuo. Si tratta di “Buona vita a tutti” di J. K. Rowling (qui c’è la mia recensione). Non è un romanzo e non c’entra nulla con Harry Potter, ma è la trascrizione del discorso che l’autrice ha tenuto ai laureati di Harvard. Un discorso motivazionale sui benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione che, se non altro, ti farà sentire meno solo.

E, subito dopo, ti farà pensare: se ce l’ha fatta lei, posso farcela anch’io!

Buona lettura, ma soprattutto buona fortuna!

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