L’archivista – Martha Cooley

l'archivistaAutore: Martha Cooley
Titolo: L’archivista
Titolo originale: The archivist
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione: 1998 (in Italia nel 2000)
Casa Editrice: Guanda
Collana: Le Fenici Tascabili
332 pagine
Prezzo copertina: 7,75 €
EAN: 8882462463

Le difficoltà di amare e di vivere dentro la storia, dentro questo mondo fatto di violenze ed eventi inaccettabili fanno da sfondo, assieme alla letteratura e alla poesia d’autore di T.S. Eliot, al primo romanzo di Martha Cooley – “L’archivista” – edito da Guanda.

Il libro è suddiviso in quattro parti che raccontano, da diverse angolazioni, la vita di Matthias, un bibliotecario di Washington, e della moglie Judith, poetessa morta suicida nell’ospedale psichiatrico in cui il marito l’aveva fatta ricoverare: proprio lo stesso epilogo della vita coniugale del poeta americano d’inizio Novecento T. S. Eliot. A tormentare Judith è la verità dell’olocausto, venuta a galla solo a guerra conclusa. Le sue origini ebraiche, la rabbia per quello che i cristiani non hanno fatto e l’identificarsi con i sopravvissuti e con il loro senso di colpa hanno portato la poetessa a un punto di non ritorno, ben argomentato nella seconda parte del romanzo dalle pagine del suo diario, scritto durante il soggiorno nella casa di cura e arrivato nelle mani del marito dopo la sua morte.

E il tema dell’antisemitismo fa da cornice, seppur in maniera diversa, anche alla vita e alla storia della giovane Roberta Spire, studentessa universitaria arrivata nella biblioteca di Washington per visionare le lettere, qui conservate, che Eliot aveva scritto a una cara amica americana, Emily Hale. Dalle epistole Roberta Spire spera di riuscire a carpire il motivo della conversione di Eliot dopo la morte della moglie Vivienne e spera di riuscire a dare una spiegazione anche alla decisione dei suoi genitori, ebrei scampati alle persecuzioni naziste, di cambiare religione. Una scelta, questa, che Roberta vede come un tradimento.

Solo alla fine del romanzo le parole di Matthias la spingeranno nella direzione della comprensione e della fiducia. «Un archivista è al servizio del desiderio del lettore. Ma il desiderio dello scrittore? Quello non conta? […] era il momento di smetterla di vivere una vita dominata dalla paura; di fare una scelta diversa. Le lettere di Eliot a Emily non erano, lo sapevo, il lascito di lui. Noi non eravamo mai stati considerati dei possibili lettori: solo Emily lo era stata, e lei aveva ceduto le lettere. A noi, lui aveva lasciato poesia. Soltanto questo importava. Il resto non ci riguarda».

Un romanzo, questo, che ben delinea i tratti psicologici dei protagonisti, conducendo per mano il lettore tra le insidie e le paure che possono annidarsi nella psiche umana.

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