La via del male – Robert Galbraith #librodelmese Agosto 2016

Le vacanze oramai sono finite, ma lasciatemi dire che il libro da mettere sotto l’ombrellone, quest’anno, era proprio questo. La via del male è l’ultima avventura (in ordine cronologico) del detective Cormoran Strike, nato dalla penna di J. K. Rowling. L’ennesimo capolavoro della scrittrice, nelle vesti di giallista con lo pseudonimo di Robert Galbraith.

Ingegnoso, complicato quanto basta da tenerti incollato alle pagine e con il giusto dosaggio di particolari macabri e raccapriccianti (un serial killer che conserva particolari anatomici delle sue vittime è abbastanza?). È decisamente il libro dell’estate, oltre che il #librodelmese per L’angolo dei Libri. C’avevo visto giusto a metterlo in valigia!

Cormoran non è proprio un James Bond. Il fisico per nulla atletico, la sciatteria nel vestire, un 50 di piede (!) non lo rendono certo un uomo affascinante. Quindi che cosa mai ci troverà Robin Ellacott, la sua assistente/socia, in lui? Sicuramente ne riconoscerà le doti investigative, prima fra tutte la sagacia.

Un giallo dalla trama avvincente

Il romanzo si apre con una gamba amputata, recapitata da un misterioso fattorino alla giovane Robin, fuori dalla porta dell’ufficio. Potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto, non fosse che anche a Strike manca un arto inferiore, amputato dopo una ferita di guerra. Da qui si apre una vera e propria caccia al killer, condotta in parallelo dalla polizia e dallo stesso Cormoran Strike. L’investigatore infatti porta avanti assieme alla sua assistente un’indagine parallela, seguendo le tracce di 3 sospetti, tutte sue vecchie conoscenze.

Ed è proprio grazie a questi indiziati che vengono svelati lati oscuri del passato del detective e della giovane segretaria prossima alle nozze.

Perché tutti nascondiamo dei segreti! Renée Knight docet.

Non c’è semplicemente un caso da risolvere e un killer da mettere dietro le sbarre, per il quieto vivere cittadino. Ci sono dei conti in sospeso che vanno risolti, delle bugie che devono essere smascherate e delle verità per troppo tempo tenute nascoste, che è bene buttar fuori. La ricerca dell’assassino porterà Strike e Robin a dare una svolta alla loro vita, a chiudere definitivamente un capitolo del loro passato. Quindi è una sorta di romanzo di formazione dentro un giallo che sa anche un po’ di thriller.

Omicidi con colonna sonora

La penna di Galbraith (aka Rowling) sviscera un passato doloroso, episodi spiacevoli e tristi ricordi alternando flashback ad appostamenti e pedinamenti, fino al colpo di scena finale. Per una volta, un giallo che non si risolve in 2/3 pagine, ma che ci viene raccontato con tutti i dettagli del caso, sulle note delle canzoni dei Blue Oyster Club di cui compaiono numerose citazioni nel libro (anche il titolo del romanzo è lo stesso di un loro famoso brano).

Dai libri alla serie TV il passo è breve

Dopo Il richiamo del cuculo (hai già letto la mia recensione?) e Il baco da seta, Robert Galbraith sigla un ennesimo capolavoro del giallo. Ed era prevedibile che la saga del detective Strike diventasse presto un prodotto televisivo. Ci sta lavorando la Bronte Film and TV e sono curiosa di vedere a chi affideranno il ruolo di Cormoran.

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