Questo libro l’ho scoperto per caso, grazie al consiglio (indiretto) di una scrittrice. Ed è stato un vero colpo di fulmine. Come dice lei, “La cena” di Herman Koch è un libro che tutti i genitori dovrebbero leggere, per domandarsi fino a che punto sono disposti a proteggere i propri figli.
“La cena” è un romanzo psicologico che racconta un dramma contemporaneo con la suspense di un thriller. Ti fa entrare nell’intimità di una famiglia e ne scardina ogni pilastro. Mette a nudo la nostra fermezza di genitori che impongono delle regole e distrugge la nostra convinzione di essere dei bravi maestri di vita.
Avvertito qualcosa di pesante e di scuro nel punto in cui sapevo che si trovava il cuore, ma era una pesantezza piena di calma. E anche il buio che sentivo nel petto aveva solo a che fare con una sensazione di inevitabilità.
2 coppie, 4 genitori, escono a cena insieme e nel tempo che passa tra l’antipasto e il dessert dovranno decidere cosa fare con i rispettivi figli, rei di aver commesso un atroce violenza ai danni di una senzatetto. Oltre al danno, però, c’è anche la beffa. Non solo non si sentono responsabili e non si rendono conto della gravità del loro gesto, ma mentre lo facevano sembravano anche divertirsi.
i ragazzi si divertivano, ridevano come matti mentre lanciavano contro la loro vittima indifesa, o comunque invisibile, la sedia da ufficio, poi i sacchi di immondizia, la lampada da tavolo e infine la tanica vuota …
I colpevoli non sono ancora stati identificati dalla polizia e non ci sono prove. Solo un video registrato dalle telecamere della videosorveglianza, ma le immagini sgranate non permettono di ricavare molto.
Oltre a loro, però, c’è qualcun altro che sa. E potrebbe parlare.
Cosa fare? Cosa scegliere?
Per un istante ho pensato al padre che avrei potuto essere, o forse avrei dovuto essere, il padre che ora avrebbe detto «Certo che importa!». Per le prediche era troppo tardi ormai.
Da una parte l’amore per i propri ragazzi e il desiderio di non rovinare loro la vita li porta a tacere e nascondere il tutto, come se nulla fosse successo. Perché
certe cose devono restare in famiglia.
Dall’altro, il rispetto per l’altro, per la vita umana e il senso di giustizia gli sussurra all’orecchio che sarebbe meglio farli confessare. Perché ogni azione ha delle conseguenze. Anche questa è una forma di insegnamento ed educazione.
Come sarebbe stata quella serata se un’ora prima fossi rimasto giù, aspettando di uscire per andare al ristorante, anziché salire nella stanza di Michel?
Come sarebbe stato il resto della nostra vita?
Il profumo della felicità che ora sentivo nei capelli di mia moglie avrebbe sempre odorato di felicità, e non, come adesso, del ricordo di un passato lontano, di qalcosa che si può perdere da un secondo all’altro?
I temi affrontati sono tantissimi, e sono tremendamente attuali. Il rispetto per gli altri, per chi è diverso o almeno appare tale esteriormente, la violenza gratuita, il senso del dovere e la buona educazione, la mancanza di basi forti e ideali nei giovani d’oggi, la mancanza di pilastri saldi come 2 genitori che insegnano ai propri figli cosa è giusto e cosa è sbagliato, e applicano tale regola a qualunque costo.
Lui mi ha guardato. Ho visto gli occhi che vedevo da una vita, ma ho visto anche un’altra cosa, che avrei preferito non vedere: mi guardava come se mi stessi agitando senza motivo, come se fossi solo un padre fastidioso e apprensivo, un padre apprensivo che vuole sapere a che ora il figlio tornerà dalla festa.
L’esempio che diamo è il miglior (o peggior) insegnamento che possiamo dare ai nostri figli. A volte lo facciamo volutamente, altre volte è una sorta di gioco dell’imitazione. I nostri figli ci guardano, sempre, anche quando non sembra. E da lì imparano a stare al mondo. Che ci piaccia oppure no.
Si potrebbe aggiungere che le famiglie infelici, e soprattutto le coppie infelici, non riescono mai a stare da sole. Più testimoni ci sono, meglio è. L’infelicità è costantemente alla ricerca di compagnia.
ps. prossimamente, nella rubrica “Film da libri” tornerò a parlare di questo romanzo, visto che è a breve uscirà la pellicola ispirata al romanzo, con interprete Richard Gere.
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L’ho letto qualche anno fa: inquietante!