[Incontro con l’autore] Stefano Callegaro – Masterchef Italia 4

L’amore per la cucina non è un ingrediente che si trova in dispensa.

Avete presente quando incontrate quelle persone che vi sembra di conoscere da sempre? Quando vi trovate a chiacchierare del più e del meno con qualcuno che avete incontrato da appena 10 minuti, e il tempo passa come se foste in compagnia di un amico di vecchia data? Ecco, Stefano Callegaro è questo. Una persona alla buona, simpatica, intelligente, colta e piena di sorprese.
Ah, e poi è anche il quarto Masterchef d’Italia.

Quello di qualche settimana fa in Feltrinelli è stato un incontro con l’autore davvero memorabile. Quando sono stata selezionata da Rizzoli per presentare il libro di ricette del vincitore di uno dei talent più seguiti nel nostro paese (e per il quale avevo spudoratamente fatto il tifo in finale, con tanto di cori da stadio), quasi non ci volevo credere. Ero bella agitata, quel pomeriggio, tanto che l’ho braccato appena salito dalle scale con una non proprio felice espressione “Ciao sono Beatrice, la presentatrice”, che se non altro è servita a rompere il ghiaccio e a farsi una bella risata.
Poi, dopo 2 chiacchiere in privato per conoscerci quel tanto che bastava per andare via sciolti durante l’intervista ufficiale, eravamo già amici. E Stefano è passato subito al “Bea”, sintomo di amicizia e confidenza.
Lo chef ha saputo rispondere con scioltezza e sincerità a tutte le mie domande (che erano davvero tante), ingraziandosi subito la simpatia del pubblico presente. Dalle origini, in cucina con mamma e nonna, alle prime esperienze in un ristorante, dal rapporto con gli altri concorrenti – visto dall’esterno avrebbe fatto il tifo per Simone – alle impressioni sui giudici, dal presente con il libro Alla ricerca del gusto appena uscito al futuro, con un progetto di famiglia, chi era presente quel pomeriggio ha potuto conoscere uno Stefano genuino e autentico.

stefano callegaro alla ricerca del gusto

(Domanda) E se dovessi paragonare i tre giudici di Masterchef a tre ingredienti, quali useresti?

Be’ Bastianich sarebbe sicuramente un peperoncino habanero, bello fuori, che ti verrebbe voglia di addentarlo, ma strapotente dentro. (È infatti uno dei 5 peperoncini più piccanti, ndr).
Barbieri, invece, sarebbe la migliore mortadella italiana, e Cracco – in omaggio a lui e alla sua cucina – un uovo, l’ingrediente indispensabile.

Molto altro, sulla sua vita e il suo stile ai fornelli, lo trovate nel libro, strutturato proprio come un viaggio tra sapori e prelibatezze. Le ricette sono di livello crescente, arricchite dalle gustosissime soluzioni “salva tempo’” da preparare in 20 minuti, dai piatti per vegani e vegetariani alle portate da pochi euro, che vi faranno però fare sicuramente bella figura con gli ospiti. Io ne ho già provata qualcuna e, impiattamento a parte, è stato un successo per il palato. Se anche voi volete cimentarvi, qui trovate il link per acquistare il libro, poi nei commenti possiamo scambiarci dritte su cotture e preparazioni!
ps. Il blog non è certo il luogo adatto per sollevare polemiche, mi sono quindi astenuta da ogni commento riguardo la querelle sollevata da Striscia la Notizia: sono sicura che la verità renderà giustizia a chi la merita.

ph: Nicola Bianconi

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