Autore: John Grisham
Titolo: Il momento di uccidere
Titolo originale: A time to kill
Genere: Gialli e Thriller
Data prima pubblicazione: 1989 (in Italia nel 1992)
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Bestsellers
504 pagine
Prezzo copertina: 10,50 €
EAN: 9788804506935
Il momento di uccidere è l’opera prima dello statunitense John Grisham. Ambientato nell’amato Mississipi, il legal thriller dà il via a una lunga serie di romanzi ambientati in tribunali e uffici giudiziari che sono valsi a Grisham il titolo di “scrittore maggiormente venduto negli anni Novanta”, con oltre 60 milioni di copie.
La narrazione si apre con un atto di violenza da parte di due bianchi ubriachi ai danni di una bambina nera di soli dieci anni. Ma il processo che occuperà gran parte del romanzo non sarà quello ai due balordi, bensì quello al padre della piccola Tonya, Carl Lee Hailey che, mosso dalla rabbia e dalla paura di un’assoluzione per i due bianchi, decide di farsi giustizia da solo.
«Che fareste se due neri vi violentassero la figlia?» È questa la domanda che in molti si pongono, per cercare di mettersi nei panni di quel padre che aveva premeditato tutto fin nei minimi dettagli.
È il tema del razzismo a fare da cornice a tutto il romanzo, soprattutto nelle fasi finali del processo quando il Ku Klux Klan e un’intera comunità di neri si affrontano fuori dal tribunale. Sarà una vera e propria battaglia, quella dell’avvocato Jake Brigance per difendere Carl Lee, che porterà i lettori a interrogarsi sul significato più profondo della parola “giustizia”.
Un tema quanto mai attuale, non tanto e non solo per la questione del razzismo, quanto per il difficile problema sociale dei maltrattamenti sui minori e della giustizia fai-da-te. Troppo spesso cronache e telegiornali riportano notizie di abusi, stupri, atti di pedofilia e violenza fisica, sessuale e psicologica su bambini e ragazzi, ad opera di sconosciuti, balordi, insegnanti, vicini di casa o peggio di parenti di cui mai si sarebbe sospettato. E in casi come questi, dove a pagarne le conseguenze, a volte addirittura con la vita, sono i più indifesi, gli innocenti e più deboli, a quanti è mai passato per la mente di vendicarsi, come ha fatto il protagonista del romanzo, e di farsi in qualche modo giustizia? Se per un attimo ci identificassimo in Carl Lee Hailey, come spesso si è trovata a fare la giuria del libro di Grisham, potremmo capire – anche se forse non condividere – il suo pensiero e le sue azioni.
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