[Grandi classici] Il grande Gatsby – Francis Scott Fitzgerald

il grande gatsbyAutore: Francis Scott Fitzgerald
Titolo: Il grande Gatsby
Titolo originale: The great Gatsby
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione: 1925 (in Italia nel 1950)
Casa Editrice: Einaudi
Collana: ET Scrittori
164 pagine
Prezzo copertina: 8,50 €
EAN 9788806208301

Il Grande Gatsby è stato definito dal poeta T. S. Eliot “il primo passo avanti fatto dalla narrativa americana, dopo Henry James”. Si tratta di un romanzo edito nel 1925 (e arrivato in Italia venticinque anni dopo), dove si narrano le vicende di un facoltoso quanto misterioso uomo americano. La storia, sapientemente rivissuta e raccontata dal vicino di Gatsby Nick Carraway, è una sorta di autobiografia spirituale dello scrittore Francis Scott Fitzgerald.

La scelta di inserire un narratore esterno a far da mediatore tra il lettore e la storia è una tecnica che Fitzgerald ha preso a prestito da Joseph Conrad, per dare maggior suggestione al racconto. La narrazione non cronologica degli eventi, poi, e i continui flashback che fanno emergere un po’ alla volta i lati oscuri del passato del protagonista contribuiscono a rendere ancora più fluida la lettura.

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La storica copertina del romanzo americano, raffigurante due tristi occhi di donna che fluttuano su uno sfondo azzurro. Questo dipinto di Francis Cugat fu completato prima della consegna definitiva del manoscritto da parte di Fitzgerald, che se ne innamorò subito. Diversa l’opinione dello scrittore Ernest Hemingway che la definì “simile a quella di un brutto libro di fantascienza”.

Gatsby è un uomo solo: nella sua prima apparizione lo troviamo fermo sul pontile di fronte alla sua villa lussuosa, intento a fissare la luce verde che illumina la baia davanti alla casa della sua amata, e solo lo ritroviamo anche alla fine, durante il suo funerale, al quale non partecipa nessuno se non l’amico (e narratore) Nick. Nonostante la sua casa abbia sempre accolto centinaia di persone, nel momento del bisogno nessuno si fa vedere. «[…]doveva essergli parso di aver perduto il calore del vecchio mondo, di aver pagato un prezzo molto alto per aver vissuto troppo a lungo con un unico sogno». Al tema della solitudine si ricollega così anche quello dell’indifferenza e della difficoltà di comunicare. In un’epoca – quella dei frivoli e “ruggenti” anni Venti – dove tutto sembra ruotare attorno al sesso e all’alcool, l’ambizione e la determinazione di Gatsby non sono sufficienti a fargli raggiungere il suo sogno americano, quello di poter riconquistare la donna amata.

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