Libro del mese #Settembre: Il cacciatore di aquiloni – Khaled Hosseini

il cacciatore di aquiloni

Autore: Khaled Hosseini
Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Titolo originale: The kite runner
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione: 2003 (in Italia nel 2004)
Casa Editrice: Piemme
Collana: Narrativa
372 pagine
Prezzo copertina: 13,00 €
EAN 9788866216209

Leggendo queste pagine ci rendiamo conto che vergogna, colpa, amicizia, amore, rimpianto, perdono ed espiazione sono sentimenti universali. Tutti, in un modo o nell’altro, ci possiamo identificare in Amir, perché tutti ci siamo trovati prima o poi a dover fare i conti con i fantasmi del passato. Il giovane protagonista, voce narrante de Il Cacciatore di aquiloni, ha commesso un errore che lo accompagna da anni e del quale non si riesce a perdonare, finché qualcuno gli ricorda che “esiste un modo per tornare ad essere buoni”.

Questo libro è la storia di un’amicizia, di un tradimento e del suo riscatto. L’evento clou è la gara di aquiloni a cui Amir e Hassan partecipano insieme. Gioco di squadra, complicità e fiducia reciproca permettono ai due ragazzini di sconfiggere tutti gli avversari e di portare a casa la vittoria in questo evento che, nell’Afghanistan degli anni Settanta, era considerato un divertimento popolare. Nel cacciare l’ultimo aquilone caduto, il cui filo era stato tagliato abilmente dal giovane Amir, Hassan è vittima di una violenza, ed è proprio in questo momento che un altro filo si spezza: quello dell’amicizia tra i due giovani afgani. Il silenzio, la paura, la vergogna opprimono entrambi e il senso di colpa per aver assistito impotente a questo episodio soffoca l’anima di Amir. Egli, per placare la sua coscienza, agisce in maniera ancor più meschina e fa in mondo che l’amico e suo padre se ne vadano per sempre dalla sua casa.

Come in tutti i romanzi di formazione che si rispettino, anche qui compare il tema del viaggio. Non si tratta, però, solo di un ritorno in patria, ma anche di un percorso alla scoperta di sé, alla ricerca del perdono interiore.

Fare pace con il passato è difficile, ma possibile. Hosseini ce lo dimostra con questo splendido romanzo, che L’angolo dei Libri ha eletto lettura del mese. Coinvolgente, emozionante, a tratti commovente: ci porta a conoscere verità nascoste della storia afgana, ci accompagna alla scoperta di una cultura che incuriosisce e sconvolge allo stesso tempo. Quello sullo sfondo è un paese impotente, che assiste al suo annientamento – ad opera dei sovietici prima e dei talebani poi – e che l’autore cerca di ricostruire toccando delicatamente i tasti della memoria.

«Iniziai a scrivere Il cacciatore di aquiloni nel marzo del 2001 per raccontare a me stesso una storia che aveva messo radici nella mia mente: la storia di due ragazzi, uno tormentato emotivamente e moralmente incerto; l’altro puro, leale, di grande bontà e integrità. Sapevo che la loro amicizia era condannata e che la rottura del loro rapporto avrebbe influenzato in modo profondo la vita di entrambi. La ricerca del perché e del come di questa rottura fu la ragione, lo stimolo che mi guidò nella creazione della storia».

Con queste parole Khaled Hosseini ci introduce nella lettura del suo primo romanzo. La sua è una scrittura che viene direttamente dal cuore: lo si percepisce quando descrive il suo paese, la sua cultura, quelle tradizioni a noi così ideologicamente lontane, ma ultimamente così familiari.

3 Comments

  1. Enrica Comiti
  2. admin
  3. Beatrice
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