Autore: Bram Stoker
Titolo: Dracula
Titolo originale: Dracula
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione: 1897 (in Italia nel 1945)
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori
528 pagine
Prezzo copertina: 9,50 €
EAN 9788804543237
L’archetipo del vampiro oramai lo conosciamo tutti, anche chi non sa che ebbe origine dalla penna di Bram Stoker alla fine dell’Ottocento, ma lo associa ai ben più noti protagonisti della saga di Twilight. È invece il conte Dracula il primo personaggio succhia sangue a popolare i sogni (e gli incubi) dei lettori.
L’autore irlandese si documentò molto per scrivere quest’opera, ambientandola tra l’Inghilterra e la Transilvania e ispirandosi a due figure storiche come Vlad II, detto Dracul e Vlad III, principe di Valacchia, conosciuto come Dracula-Nosferatu.
Sono sempre stata un po’ restia ad avvicinarmi alle storie di “paura”, soprattutto perché leggendo principalmente la sera prima di addormentarmi ho sempre il timore di ritrovarmi poi in sogno i personaggi/mostri che ho lasciato sul comodino. Ho aspettato molto a leggere questo libro, facendomi tutte le idee più sbagliate perché l’avevo già conosciuto attraverso tutte le trasposizioni cinematografiche che gli sono state dedicate. Ma la mia buona abitudine di segnare data di inizio e di fine della lettura testimonia il fatto che, se pur pauroso, questo è un vero capolavoro! In soli 17 giorni (dall’11 al 28 novembre 2012) ho convissuto con Jonathan, Mina, Lucy, Quincey, Arthur, il dottor Seward e il professor Van Helsing, alla ricerca di questo mostro che si nutre di sangue umano.
Ad appassionare è la narrazione incalzante: all’inizio forse è tutto un po’ difficile, perché ogni vicenda viene raccontata attraverso lettere e pagine di diario scritte dai protagonisti. Una volta, però, che si entra nel gioco è difficile uscirne. Atmosfere cupe, tenebre e rumori sinistri, figure inquietanti, in un crescendo di pathos e tensione, fanno da cornice agli avvenimenti narrati, che si susseguono senza sosta. La prima parte del romanzo è incentrata sul viaggio di Jonathan Harker in Transilvania, al castello del suo cliente il conte Dracula, che si pone come un affabile anziano deciso a venire a soggiornare a Londra, ma che ben presto si rivela per quello che è: un vampiro. All’apice della tensione, la storia si interrompe e il punto di vista cambia: si torna in Inghilterra, e si fa la conoscenza di tutti gli altri personaggi, che via via diventeranno sempre più principali.
Alla fine, si sa, nella lotta tra bene e male vince il bene, non senza però gravi perdite in “battaglia” e aspre difficoltà da superare. L’amore trionfa, anche nel più gotico dei romanzi. Ed è forse questo aspetto a sconfiggere anche la paura che alberga dentro di noi, mentre leggiamo con apprensione, nascosti sotto le coperte, le terribili malefatte di questo personaggio.
è un romanzo affascinante sia per com’è scritto tra lettere, resoconti,dispacci sia per come riesca ad avvincere il lettore.
Credo che insieme ai libri di Edgar Allan Poe e al “Frankenstein” di Mary Shelley siano i capisaldi del romanzo Gotico….di cui solo Stephen King è riuscito a prendere la giusta lezione.
Se mi permetti un consiglio leggi “Frankenstein” e capirai che hai ha che fare con un romanzo psicologico e di approfondimento sociale e non su un libro horror.
ciao
Napo
È vero, mi sono sempre lasciate fregare (e frenare) da quello che ci hanno inculcato nella mente al cinema, ma ho studiato Mary Shelley in letteratura inglese al liceo e so che dietro c’è molto di più. Lo metto in lista
Dracula, a onor del vero, non è il primo vampiro della letteratura. William Polidori, medico personale del poeta Percy B. Shelley, col racconto “Il vampiro”, può essere considerato il capostipite del genere. Stoker è solo il più grande.
Grazie per la precisazione ;)