6 anni dopo il meraviglioso Accabadora, torna Michela Murgia. E lo fa con l’ennesimo capolavoro: Chirù. Un romanzo di formazione, uno scorrere sinuoso e melodico di avvenimenti ed emozioni, che ti conquistano dalla prima all’ultima pagina.
Devo ammettere che, a prima vista, la sinossi di Chirù non mi aveva colpito. È stato uno di quei casi in cui sono andata sulla fiducia, conoscendo l’autrice. E mai fiducia è stata meglio riposta.
Eleonora è la maestra, la donna matura, la guida che fa un po’ da mamma e un po’ da amante, al giovane Chirù. Lui è il musicista diciottenne, alle prese con l’amore, l’amicizia, la passione, la Vita.
Perché adoro i libri di Michela Murgia?
Accompagnati da un intenso profumo di lavanda, si voltano le pagine come se non si avesse mai letto nulla prima, con la voracità di chi ha fame e sete di parole. È questa la magia di Michela Murgia: ti trascina con sé, senza chiederti nulla in cambio, e quando arrivi alla fine non sei per nulla sazio. Ne vorresti ancora, di quelle frasi, di quei discorsi, di quei silenzi.
Con la convinzione un po’ stupida di poterle parlare di lui senza svelare me stessa, minimizzai la gioia radicale che l’amicizia di quel ragazzo mi suscitava, quasi fosse lì, in quella letizia feroce, la trappola in cui non mi potevo più permettere di cadere.

Il passato di Eleonora, fatto di ferite mai del tutto rimarginate, torna a galla proprio nei momenti meno opportuni e tra un flashback e un ricordo ti trovi parte del racconto. Un po’ Eleonora, un po’ Chirù.
E per scardinare del tutto la finzione narrativa, la Murgia – poco prima dell’uscita del libro – aveva creato un profilo Facebook a nome del suo personaggio maschile. Chi non aveva ancora letto il libro subito non capiva, trovandosi catapultato in medias res, in una storia già vissuta. Ora, con le idee più chiare, é bello sbirciare nella sua vita e continuare a seguire il personaggio anche fuori dal libro, come se non fosse semplicemente una caricatura di una generazione, ma un individuo vero e proprio.
C’è altro da aggiungere, per convincervi a comprarlo?