Qualche giorno fa, in occasione del BiblioPride, ho dedicato un post alle biblioteche, luoghi di cultura e di sapere. Più di 12.000 edifici, sparsi sul territorio nazionale, accumulano libri e volumi che vengono dati in prestito ai lettori per un tempo limitato, dando la possibilità di leggere gratis. Quella aperta alcune settimane fa a San Antonio in Texas, invece, è una biblioteca sui generis, una biblioteca senza libri.
10.000 i titoli a disposizione, da leggere grazie a 600 e-reader che vengono consegnati agli utenti per due settimane (prestito rinnovabile). Sì, perché, di libri sempre si tratta ma digitali. La Bexar Bibliotech è la prima biblioteca di e-book; in dotazione ha anche 200 e-reader per i bambini con contenuti già caricati, 48 computer fissi, 10 portatili e 40 tablet, per chi vuole consultare le opere direttamente nell’edificio.
L’obiettivo, ovviamente, è promuovere la lettura, dando ai cittadini gli strumenti tecnologicamente più avanzati per migliorare la propria educazione e l’alfabetizzazione.
«I libri sono importanti per me, ho una collezione di mille prime edizioni» ha spiegato l’ideatore del progetto Nelson Wolff in un’intervista alla ABC «ma il mondo sta cambiando e questo è il modo migliore per offrire un servizio alla nostra comunità».
La tecnologia sembra avanzare a passo spedito, in questi paesi. Alcune biblioteche universitarie, infatti, stanno già sperimentando un sistema misto “book/e-book”. In Italia come ce lo vedreste un progetto del genere?