Discorso di apertura del processo di Norimberga svoltosi il 20 novembre 1945
«I mali che cerchiamo di condannare e punire sono stati così pianificati, perniciosi e devastanti, che la civiltà non può tollerare che vengano ignorati, perché non potrebbe sopravvivere alla loro reiterazione. Che queste quattro grandi nazioni, esaltate dalla vittoria e colpite dalle ferite, lascino da parte la vendetta e sottomettano volontariamente i nemici catturati al giudizio della legge è uno dei più significativi tributi che il Potere abbia mai pagato alla Ragione».
Il Giorno della Memoria, che si celebra a livello mondiale il 27 gennaio, è una giornata dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Si è scelta proprio questa data perché 69 anni fa l’esercito sovietico liberava il campo di concentramento di Auschwitz.
Sull’argomento sono stati scritti tantissimi libri. Letture profonde e tristi, che racchiudono le esperienze di vita di coloro che sono sopravvissuti, e dicono molto più di tanti manuali di storia. Io ho voluto raccoglierne alcuni che mi hanno particolarmente colpita: ve li presenterò nel corso della giornata, sotto forma di recensioni.
- Se questo è un uomo – Primo Levi
- Il comandante di Auschwitz – Thomas Harding
- La bambina che salvava i libri – Markus Zusak
- La banalità del male – Hanna Arendt
Non so se li avete già letti o se vi potrebbe piacere farlo, ma spero che questi post vi mettano la voglia di approfondire il tema, per non dimenticare e ricordare quello che è successo non solo il 27 gennaio ma ogni giorno.