#1anno60libri: la mia top 3 delle letture del 2016

L’anno volge al termine. ed è tempo dei consueti bilanci. Quanti libri hai letto quest’anno? Io quasi 50. Ecco i tre che mi sono piaciuti di più.

  1. Da una storia vera – Delphine De Vigan: per me è addirittura il libro dell’anno, altro che “Eccomi” di Safran Foer, come ha decretato La lettura (che tra le altre cose, a me non è neanche piaciuto tanto: se vuoi la mia opnione, puoi leggerla qui). Tornando alla De Vigan, ha scritto questo capolavoro che parla di una scrittrice che ha perso l’ispirazione, forse perché ha dato troppo svelando la sua storia personale nell’ultimo romanzo, che però è stato un vero successo di pubblico. È in preda alla “crisi da pagina bianca” quando incontra una donna, L., che farà di tutto per aiutarla a uscire dall’impasse. Proprio di tutto, perfino fingersi lei per aiutarla a superare il panico che le prende, quando deve parlare in pubblico. Passi tutto il tempo a cercare di capire se è solo una storia inventata o se è capitato veramente, a Delphine, di trovarsi in questa situazione. Anche perché la protagonista femminile sembra essere proprio lei: ha il suo stesso nome, fa il suo stesso lavoro… Alla fine non lo capirai comunque, ma il libro ti avrà talmente coinvolto che non sarà più così fondamentale saperlo.
  2. Le ragazze – Emma Cline: liberamente ispirato alla vicenda Manson, questo romanzo è magnetico e ipnotico. Sembra ci sia la colla, sulle pagine, perché non riesci proprio a mollarle. Le protagoniste sono delle ragazze, appunto, adolescenti nell’America anni ’60, annoiate, sole e tremendamente influenzabili. Suzanne ed Evie, due personalità completamente diverse: una sfrontata e disinibita, l’altra schiva e introversa. Si incontrano quasi per caso e le loro vite si intrecciano, assieme a quelle di altre ragazze, negli spazi squallidi e luridi di un vecchio ranch abbandonato dove sorge una sorta di comune capeggiata da un assurdo individuo di nome Russell. L’età adolescenziale viene messa a nudo, con tutte le sue debolezze, le contraddizioni e le fragilità. Fino ad arrivare a un epilogo drammatico, che segna il passaggio dall’innocenza all’età adulta. L’ho letto poche settimane fa ma mi ha colpita davvero molto. Se vuoi maggiori dettagli, leggi la recensione.
  3. Le otto montagne – Paolo Cognetti: è entrato nella top 3 con un colpo di coda, una sorpresa dell’ultimo minuto. Divorato in appena 2 giorni, mi ha letteralmente stregata. Non conoscevo questo autore (me l’avete già sentito dire così tante volte, lo so, ma quanti bravi scrittori ci sono al mondo?) e adesso ho quella voglia indefinibile di andare a leggere tutto quello che ha scritto, perfino la lista della spesa. Questo libro parla di amicizia, del rapporto difficile e profondo tra un padre e un figlio, del percorso che tutti noi facciamo per arrivare a scoprire e conquistare il nostro posto nel mondo. Se volete approfondire, c’è la recensione con tante belle citazioni scritta qui.

Insomma, è stato un bell’anno, narrativamente parlando. E il vostro? Quali letture vi sono rimaste nel cuore?

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